Contesto

Nel 2014 è stata segnalata per la prima volta nell’Europa continentale la presenza di un insetto alloctono, lo scarabeo giapponese Popillia japonica considerato tra i più nocivi per molte colture agrarie, piante ornamentali e tappeti erbosi. Attualmente la sua presenza è concentrata nell’Italia nord-occidentale e nel Canton Ticino.

L’Accademia di Agricoltura di Torino sta dando il suo contributo alla presa di coscienza collettiva sulla pericolosità dell’infestazione per il territorio. Nel 2024 ha avviato un progetto europeo Erasmus+ nel settore dell’istruzione scolastica come parte del suo impegno divulgativo.

 

Chiudiamo questo 2024 condividendo i lavori che sono stati sviluppati in corso d’anno dalle due scuole partner del progetto «SOS Popillia».

In Italia, nei mesi passati gli studenti del 5° Agraria della “Scuola Agraria Salesiana”, sotto la guida dei propri insegnanti e con la collaborazione dell’Accademia nel ruolo di revisore scientifico, hanno lavorato al PaperPopillia japonica: conoscere il pericolo per evitarlo”. In questo documento, oltre a cenni su morfologia, etologia e danni causati dall’insetto, vengono esaminati i possibili interventi volti a prevenire la diffusione di popillia in base alle normative fitosanitarie e le indicazioni di lotta per la difesa delle specie vegetali più colpite, con l’intento di sensibilizzare operatori agricoli e cittadini sulle corrette strategie gestionali di questa nuova emergenza fitosanitaria. Conoscere le fasi di sviluppo e il comportamento del coleottero aiuta a capire come utilizzare al meglio gli strumenti e i processi di prevenzione e controllo.

Nei prossimi mesi, l’analisi dei ragazzi proseguirà con le regolamentazioni e le prassi di condotta codificate già esistenti nei territori infestati, che si sono susseguite seguendo la cronologia delle aggressioni e che sono state sviluppate dagli enti di protezione dell’ambiente e dell’agricoltura nell’ottica di rallentamento, difesa e lotta all’invasione e nel rispetto dei regolamenti strategici dell’Unione europea. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di rendere gli studenti in grado di districarsi fra le complesse norme amministrative dei diversi territori in cui potranno essere chiamati ad operare al termine dei loro studi.

 

In Francia, guidati dai loro insegnanti, gli allievi “BTS Métiers du Végétal : Alimentation, Ornement et Environnement” del “Lycée Agricole Costa de Beauregard” della “Fondation du Bocage” nei mesi passati hanno prodotto un video divulgativo sull’infestazione da popillia che, in tre minuti, raccoglie immagini evidenti di attacchi a diversi soggetti vegetali. Il lavoro rientra tra le numerose attività di informazione “Popillia japonica: il coleottero killer che ama fare l’autostop”.

Le riprese sono state ultimate durante la giornata in campo della Summer School, un’esperienza che ha permesso ai ragazzi di ascoltare le testimonianze sulla gravità dell’invasione del coleottero – sia sugli ortaggi che sulla frutta del momento (pesche, albicocche e susine) – di chi convive da anni con l’evoluzione dell’infestazione e con la sperimentazione di una difesa con metodi alternativi per capire quale metodo possa in qualche modo tutelare il raccolto, perché quando il coleottero fa la sua comparsa la frutta è ormai matura e il danno è sia qualitativo che estetico, rendendo il prodotto invendibile. L’obiettivo principale di questo lavoro è quello di rendere coscienti gli studenti della pericolosità di un’infestazione che si sta estendendo progressivamente dal nucleo iniziale verso le zone cuscinetto adiacenti – tra le quali l’area francese Rhône-Alpes, che è la più vicina al Piemonte, è la prima a rischio di propagazione. L’acquisizione di consapevolezza è essenziale per preparare le aree limitrofe alla più precisa difesa e prevenzione.

 

Questi due lavori supportano l’obiettivo del progetto di sensibilizzazione nei confronti di un’infestazione molto pericolosa per l’ambiente.

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