Il 12 aprile i migliori Centri di ricerca italiani nel settore agricolo si sono dati appuntamento a Vezzolano, in Albugnano presso la sede locale dell’Accademia di Agricoltura di Torino, per discutere ed approfondire aspetti della ricerca agricola, del miglioramento della produzione, della difesa della natura e della protezione dell’ambiente. Anche in vista della crescente minaccia della Popillia Japonica (PJ) – il coleottero giapponese arrivato in Italia dagli Stati Uniti, che sta invadendo il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia ed il Cantone Ticino in Svizzera.
La conca di Vezzolano è un’area di proprietà dell’Accademia con diverse produzioni sperimentali agricole – vigneti, noccioleti, frutteti e boschi – e su tutte si sviluppano ricerche nel campi dell’agromeccanica, della chimica del suolo, della fitopatologia e dell’entomologia ed è un territorio di probabile prossima invasione della PJ. Tutte le produzioni attuate sono facile attacco dell’insetto ed è essenziale preparare agricoltori, studenti e cittadinanza alla prevenzione e alla lotta preventiva più naturale possibile.
Funzionari, dirigenti e ricercatori di vari enti, del CREA (il Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), del Ministero dell’Agricoltura, del CNR (il Centro Nazionale Ricerche, con i suoi dipartimenti STEMS, IPSP, INRIM), ed accademici dell’Accademia di Agricoltura hanno presentato ad una sala completa di professionisti, operatori agricoli e rappresentanti di scuole agrarie del territorio alcune ricerche avanzate nello studio del suolo, dei rilevamenti satellitari, nell’utilizzo degli scarti in economia circolare e nella fertilità biologica. Tra gli altri, sono stati presentati i rischi e le modalità di rilevazione e riconoscimento, le forme di difesa, oltre alle attuali forme di trattamento ed i progetti in corso in Europa per trovare nuovi antidoti. Il territorio produce un vino – l’Albugnano DOC – che sostiene lo sviluppo economico dell’area e una infestazione di PJ potrebbe arrecare danni ingenti.
Il seminario di studio – dal titolo “Progressi nella ricerca vitivinicola: meccanizzazione e trattamenti del suolo, valorizzazione degli scarti e sensoristica avanzata, mentre risuona l’allarme per la Popillia Japonica” – è stato l’occasione per far risuonare l’«SOS Popillia» grazie al team di progetto dell’Accademia presente in sala. Il progetto europeo Erasmus+ avviato a febbraio, di cui l’Accademia è organizzazione capofila, è in pieno svolgimento. In luglio avrà luogo la Summer School che porterà alcuni insegnanti ad una esperienza sul campo e ad ascoltare i migliori studiosi del coleottero e delle pratiche di difesa, per poi trasmetterle agli studenti delle due scuole partner e ad altre 5 scuole del territorio piemontese; mentre da ottobre a maggio del prossimo anno si realizzeranno 10 incontri disseminati su tutta la Regione per informare stakeholder, media e società civile.
Il dibattito ha visto impegnati i partecipanti nell’approfondimento di vari problemi.